18 giugno 2014

Il triste destino di Jane e Serge

La loro storia d'amore comincia come uno dei più classici film. È il 1968 quando s'incontrano per la prima volta: Serge è un bohèmien, un affermato artista poliedrico, ha quarant'anni, ha una lunga carriera alle spalle, ma soprattutto esce da una breve ma intensa relazione con l'icona del cinema francese, Brigitte Bardot. Jane invece è ancora giovanissima, la sua carriera è appena iniziata, ha stile, eppure anche se con le dovute differenze, ha già qualcosa in comune con Serge: esce da un matrimonio difficile. 
Di certo il loro non si può definire amore a prima vista, anzi esattamente il contrario. La prima volta che i due s'incontrano è per lavoro. Serge infatti deve girare Sloan. Al suo fianco immagina la sofisticata Marisa Berenson, ma il regista punta su una giovane ragazza inglese, una che parla poco il francese, usa abiti corti alla swinging London, che ha sempre i capelli in disordine ma soprattutto che non ha la più pallida idea di chi sia Serge (convinta che si chiamasse Bourguignon). In pratica, una che di elegante o sofisticato non ha niente.
Il fatto che lei non avesse avuto la cortezza d'informarsi su di lui prima d'incontrarlo, lo irrita moltissimo «Fu terribile, arrogante, sarcastico e presuntuoso» affermerà Jane. Anche il loro secondo incontro non va bene. Quando hanno inizio le riprese le cose non migliorano. L'imbarazzo di Jane e la rabbia di Serge sono delle presenze costanti. Ma i due sono costretti a lavorare insieme, così lei, per cercare di stemperare i toni, chiede al regista di organizzare una cena solo per loro due. Ma più che una cena, il loro si rivela un tour che li porta in alcuni dei locali più malfamati di Parigi. Dopo una lunga notte a parlare e bere tornano in albergo ma, considerata l'ora e la quantità d'alcol assunto, Serge si addormenta prima ancora di poterla baciare. Proprio come nei film, questo è solo l'inizio di una lunga storia d'amore.
Ma non è tutto oro quello che luccica.  Insieme trascorrono undici anni. Grazie a lui, lei diventa anche cantante, la loro Je t'aime moi non plus, bisbigliato e iconico, crea scandalo in tutto il mondo, e nonostante la censura, vende moltissimo. Tener testa ad una personalità forte e maniaca del controllo come quella di Serge non è facile, e Jane infatti lascia che a condurre la storia sia lui, si lascia plasmare «Non ho mai pensato di poter avere una personalità mia stando vicino a lui» ma in cambio riceve molto: non si separano mai, riceve moltissime attenzioni, molto amore e tante risate.
Tanto passionale nell'amore, quanto senza freni nella vita: troppo alcol, troppe notti inquiete, troppo fumo, troppa insoddisfazione.
Una mattina del 1980,  stanca di essere considerata la sua "bambolina", abbandona la loro casa a Rue de Verneuil.
Anche se non è più la sua compagna resta sempre vicino a l'uomo che le ha cambiato la vita. È con lui quando i problemi con l'alcol diventano allarmanti, è con lui quando ha il suo primo attacco di cuore ed è sempre con lui quando, impotente, assiste al suo lento declino, quello che lo porterà alla morte.

3 commenti:

  1. Davvero interessante! Ho acquistato il libro fotografico e ne sono rimasta estasiata... due personalità incredibili, di lei poi sono perdutamente innamorata...

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    1. Anche io! ma credo che sia impossibile non amarla!

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  2. Mi ha sempre affascinato la loro storia d'amore!

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